La progressiva conquista della Terraferma avvenuta tra il 1300 e il 1400,
da parte della Serenissima, portò ad un sempre maggiore interesse tra i nobili veneziani verso la proprietà fondiaria e
l'attività dell′agricoltura. Gli ingenti capitali accumulati nei secoli d′oro della mercatura
via mare con l′oriente, vennero vantaggiosamente investiti nella pratica della bonifica e dell′agricoltura.
Estese zone di territorio del Veneto e del Friuli, un tempo paludose e insalubri, vennero bonificate e rese
fertili. Particolare cura venne rivolta alla regolazione delle acque e dei fiumi. La Repubblica di Venezia iniziò
già alla metà del xv secolo a curare e amministrare con attenzione i canali navigabili, che costituivano una fitta ed
efficiente rete di comunicazione commerciale. Allo scopo furono create delle apposite magistrature: la Magistratura
delle Acque e dei Beni Incolti. Emblema di questo mondo agricolo fu per secoli la Villa: un particolare tipologia
di edificio inserito armoniosamente nella campagna, che rispondeva appieno a due esigenze precise:
la volontà di celebrare e rappresentare il prestigio dei nobili proprietari e quella di gestione e conduzione dei lavori agricoli.
La Villa era quindi al centro di una grande ed efficiente azienda agricola e nello stesso un luogo di svago e riposo
per gli aritocratici. Lontano dalla frenetica vita di città e dagli affanni della città, il nobile proprietario
poteva condurre, soprattutto nei mesi estivi più caldi, un tranquillo periodo di villeggiatura a contatto
diretto con la natura e circondato dall′aria salubre; dedicandosi con tranquillità allo studio, alla lettura, all'ascolto
della musica o ad incontri conviviali.
La Villa Veneta diventa così una particolare tipologia di residenza aristocratica che ha avuto
un grande sviluppo tra il XV e il XVIII secolo. In questo lungo periodo di tempo furono edificate più di quattromilacinquecento
dimore di campagna, ancora oggi ben conservate e tutelate. Nel pieno rinascimento, la costruzione di questi edifici
ebbe un grande impulso grazie all′originalità dell′opera e del genio di Palladio. L′architetto vicentino ideò
dei modelli abitativi e delle innovative soluzioni costruttive che furono riprese ed rielaborate in seguito da
numerosi architetti, anche stranieri, di ispirazione classica.
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